Nell’ambito
delle iniziative dedicate alla formazione, si è tenuto ieri un corso rivolto a
docenti e operatori sanitari su “identità di genere e contrasto alla violenza”.
Nell’area formazione del quarto piano dell’A.O. Papardo di Messina, presso
l’auditorium, si è svolta alla presenza di 180 corsisti e una decina di
formatori una plenaria suddivisa in diverse sessioni tematiche. Tra i docenti
del corso la coordinatrice del Codice Rosa dell’A.O Papardo - capofila in
Sicilia per il contrasto alla violenza di genere - la Dott.ssa Francesca
Paratore (U.O. Qualità), il Prof. Francesco Pira, sociologo dell’Università di
Messina, il Dott. Tindaro Impellizzeri, dirigente Asp e 118, la Dott.ssa Morena
Duci, dirigente medico M.C.A.V., il Procuratore aggiunto della Procura Generale
di Messina Dott.ssa Giovannella Scaminaci, il Capitano dei Carabinieri di
Messina Centro Paolo De Alescandris, la dott.ssa Stefania Montò, Commissario
della Polizia di Stato presso la Questura di Messina, il Tenente Colonnello
Pullara della Polizia Penitenziaria e resp. detenuti che hanno perpetrato
violenza sessuale, Il Dott. Giuseppe Arena assistente sociale, la dott.ssa
Adele Lo Presti psicologa Asp in servizio presso l’Ospedale Barone Romeo di
Patti, le psicologhe dott.ssa Marullo e dott.ssa Giacobbe e infine la dott.ssa
Alessandra Kustermann la quale dirige il SVSeD (Soccorso Violenza Sessuale e
Domestica) dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
“Tanti
gli operatori sanitari presenti ma anche le forze dell’ordine - dichiara il
Direttore Generale dell’A.O. Papardo di Messina Dott. Mario Paino a margine
dell’incontro - segno che sul tema c’è inclusività rispetto alle esigenze
multidisciplinari di ottenere maggiore sensibilità. L’Ospedale Papardo risulta
capofila in Sicilia per un progetto di implementazione del Codice Rosa, per dei
progetti di formazione a livello ministeriale ed è tra le strutture più attente
al trattamento dei casi di violenza di genere. La partecipazione di ieri ci
motiva quindi a percorrere questa strada con la massima attenzione per la
prevenzione e per la diffusione di buone pratiche a contrasto della violenza.”
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