venerdì 20 dicembre 2019

Dirigenti medici del Papardo incontrano i dirigenti scolastici: diffondere la cultura della donazione degli organi


L’Azienda Ospedaliera Papardo è stata ieri protagonista di un ciclo di incontri con i dirigenti scolastici, alunni e docenti che hanno avuto come fulcro la diffusione di una corretta informazione sulla donazione degli organi e sulla violenza di genere.
               A incontrare il personale degli istituti scolastici il dirigente medico Francesca Paratore responsabile aziendale del Codice Rosa e violenza di genere e la dott.ssa Sara Niosi del Complesso Operatorio di Rianimazione, la quale presiede il coordinamento locale per il prelievo di organi e tessuti. 
               L’incontro, svoltosi ieri mattina presso l’Unità Operativa della Formazione dell’Ospedale Papardo, ha visto la presenza della dirigente dott.ssa Bruna De Donno e dei dirigenti e docenti dei seguenti istituti: ITIS E. Torricelli di Sant’Agata di Militello, ITET “Tomasi di Lampedusa” di Sant’Agata di Militello, il Liceo Classico di Messina “Maurolico” e l’ITET “Fermi” di Barcellona Pozzo di Gotto.
              Obiettivo di questo ciclo di incontri è diffondere una corretta informazione sulla prassi della donazione degli organi post-mortem e sui protocolli del codice rosa, promuovendo quindi i valori del rispetto e dell’ascolto per prevenire episodi di violenza e discriminazione non solo fisica ma anche psicologica. Durante l’incontro ai presenti è stato chiesto di compilare un modulo per raccogliere idee e proposte su come approfondire il progetto avviato dall’Unità Operativa di Formazione dell’Ospedale Papardo e che lo vedrà protagonista nel mondo delle scuole per diffondere questa cultura, sia per la donazione degli organi che per la prevenzione della violenza di genere.
             “Un’azienda ospedaliera non è solo cura del malato - ha ricordato il Direttore Generale Mario Paino - ma anche prevenzione e corretta informazione. Bisogna partire dalle giovani generazioni e dagli educatori per ripristinare un corretto percorso di consapevolezza sul valore della donazione degli organi e sul rispetto reciproco tra generi diversi.”

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